🔵 Capitolo 3
Quando pubblico una mia creazione, spesso ricevo complimenti. E li apprezzo con il cuore, davvero.
Ma a volte mi chiedo: cosa vedono le persone, davvero? Vedono il lavoro finito, ordinato, armonioso… magari anche fotografato bene.
Quello che non si vede è tutto ciò che c’è stato prima.
Non si vedono le serate passate a districare nodi con le mani stanche, né i progetti disfatti all’ultimo giro perché “non convincevano”.
Non si vedono le volte in cui ho lasciato lì il lavoro perché ero troppo stanca, ma anche troppo delusa da me stessa per continuare.
Non si sente quel silenzio un po’ amaro quando ti rendi conto che, nonostante l’impegno, non sempre il risultato è quello che avevi immaginato.
Ci sono giorni in cui l’uncinetto mi sembra un’estensione naturale di me, e altri in cui è una lotta.
Giorni in cui ogni punto scorre e altri in cui sbaglio anche le cose più semplici.
Eppure, alla fine, torno sempre lì.
Torno a quel gesto che conosco a memoria, che mi riporta in me anche quando tutto il resto sembra un po’ troppo.
Perché l’uncinetto, per me, è anche questo: è costanza, pazienza, silenzio.
È accettare che non tutto vada come previsto. È rifare. Ricominciare.
E soprattutto, è imparare ad avere cura non solo di ciò che creo… ma anche di me stessa, mentre lo faccio.
Ogni creazione è il risultato di molto più che abilità manuale.
C’è dentro il tempo che nessuno vede.
Le rinunce, i pensieri, l’attenzione ai dettagli che forse solo io noterò.
Ma va bene così. Perché so cosa c’è dietro. E quello basta a dargli valore.
E tu? Hai mai fatto qualcosa con amore, anche quando sembrava invisibile agli occhi degli altri?

Commenti
Posta un commento
Grazie per la visita, lascia pure un tuo commento se quello che hai visto ti è piaciuto