Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta Riflessioni

Creatività a maglie larghe: quando disfare è anche un modo per creare!

  Oggi riflettevo sulla mia creatività... Non si ferma mai. La mente corre, sperimenta, disfa e ricuce. È una presenza costante, una spinta interiore che mi porta a cercare sempre un'idea nuova, un modo diverso, una strada meno battuta. In questi giorni ho stravolto – ben tre volte – un capo iniziato, perché non mi convinceva. Alla fine l’ho accantonato, aspettando che l’intuizione giusta si manifestasse. Un altro progetto? Quasi finito, ma... il filato non bastava. E no, non mi andava di comprarne ancora per poi ritrovarmi con l’ennesimo avanzo senza destino. 💡 Idea! Ho guardato nei miei gomitoli e ho trovato il filato perfetto per completarlo. Anzi, ha ispirato un tocco creativo anche nella rifinitura. Una svolta inaspettata. Ma non è finita qui… C’era anche un esperimento lasciato in sospeso: uncinetto e tessuto, abbozzato su uno schizzo e infilato in un sacchetto. Più lo osservavo, meno mi convinceva. Poi, di nuovo, quella scintilla: ho preso il manichino, bloccato il pezzo co...

Imparare a credere nel proprio valore (anche quando dubiti)

  A volte non è il mondo a sottovalutare ciò che facciamo. A volte siamo noi a farlo per prime. Parlare di prezzi giusti, di valore delle creazioni, di rispetto per il lavoro artigianale è fondamentale. Ma tutto questo rischia di crollare in un attimo se manca la base: 💬 la fiducia in noi stesse. ✨ Quella vocina fastidiosa nella testa... “Non sono poi così brava.” “Chi vuoi che compri proprio da me?” “Magari abbasso un po’ il prezzo, così non sembrerò presuntuosa.” Ti suonano familiari? È quella vocina invisibile che si insinua tra un punto basso e un punto alto, e che riesce a farci sentire in difetto… anche quando stiamo creando qualcosa di meraviglioso. La chiamano sindrome dell’impostore, ma nel mondo dell’handmade ha mille sfumature: la paura di chiedere il giusto, il timore di non essere “abbastanza”, il bisogno continuo di giustificarsi. 💡 Ma da dove nasce questa insicurezza? Spesso da esperienze passate: ✅un parente che ti dice “ma che ci vuoi guadagnare con l’uncinetto?”...

🌿 "E se non fossi abbastanza?"

  ❤️Pagina 4 del Diario di una Creativa "Ho guardato il lavoro finito con soddisfazione… ma poi ho visto il post di un’altra e all’improvviso il mio mi è sembrato meno bello. E se stessi solo fingendo di essere una creativa?" C’è una voce sottile che si insinua tra un punto e l’altro, tra la pubblicazione di un tutorial e il cuore che batte prima di premere “Condividi”. Una voce che sussurra: “Hai solo copiato.” “Il tuo stile non è chiaro.” “Ci sono persone più brave, più creative, più… vere.” Quella voce ha un nome, anche se non lo scriviamo mai nei nostri schemi: ☝🏻la sindrome dell’impostore. Sì, proprio lei: quella che ti fa sentire “una che ci prova”, anche se insegni, crei, ispiri, vivi con il filo tra le dita. 💭 Perché ci sentiamo così? Forse perché siamo donne (o uomini) abituati a chiedere permesso per brillare. Forse perché la creatività è qualcosa di così personale che esporsi fa paura. Forse perché nel mondo dei social tutto è confronto, confronto, confronto… e c...

Il blocco creativo e altre leggende metropolitane

Il diario di una creativa parte 1 "Oggi ho guardato il mio uncinetto per dieci minuti buoni. Lui ha guardato me. Nessuno dei due aveva un’idea." C'è una leggenda che circola silenziosa nei gruppi creativi, tra tutorial perfetti e feed pieni di ispirazione: il blocco creativo non esiste. Come dire che le sirene non cantano e che i gomitoli non si aggrovigliano da soli nella notte. Eppure eccolo lì: il blocco. Quel vuoto improvviso. Quella nebbia che cala sulle idee. Quell’ “oggi non so cosa creare” che suona un po’ come un’allerta meteo interiore. La testa è piena di progetti non finiti, schemi mezzi scritti, idee che sembravano geniali ieri ma oggi sembrano… mah. Hai anche acceso la candela profumata, hai preparato la tua tisana preferita, hai sfiorato il cotone come se potesse parlarti. Ma niente. E allora succede qualcosa di magico (e un po’ fastidioso): ti viene voglia di pulire casa. Procrastinare con dignità, lo chiamano. Il blocco creativo non è una malattia. È un m...

Distinguersi dalla massa perché farlo e perché serve

  Perché questo articolo?  Perché ho riflettuto proprio sulla parola :distinguersi E oggi come oggi in un contesto di   un mondo  in cui veniamo ogni giorno influenzati da immagini, parole o video, ci sarà certamente capitato di vedere quanti soggetti pur di emergere, non sono se stessi, ma la copia di qualcun altro o di qualcos'altro E questo discorso vale in generale, in tutti gli ambiti Quello dell'essere a tutti i costi e fare qualcosa che c'è già non è un male, ma è importante non arrivare al punto di essere una cosa che c'è già senza personalità Questo discorso lo sto facendo soprattutto nel contesto dei social I social sono diventati parte fondamentale per diversi motivi, chi li usa soprattutto per lavoro,chi per passare il tempo e chi con questi mezzi vorrebbe emergere e dimostrare le proprie capacità  Ecco qui casca l'asino Perché se si va a sfogliare i vari social, prendiamo per esempio Instagram, che pare essere quello che va per la maggiore, per...