Se siete affezionati del mio blog, oramai sapete che ho affidato spesso i miei pensieri e riflessioni di momenti particolari in questo spazio
Perché questo blog è in un certo senso un diario in cui appunto non solo le mie passioni, ma anche pagine di vita
Pagine di vita per cui voglio poter tornare a leggere nel tempo e ricordare i tempi vissuti e passati
Questa è davvero una di quelle occasioni in cui non posso fare a meno di affidare i miei pensieri e riflessioni al mio diario virtuale.
L'immagine casa dolce casa perché?
Perché sto affrontando un periodo della mia vita per cui avviene credo per tutti.
Quello in cui devi dire addio a quella che era stato il tuo nido sicuro da piccola e un porto in cui andare da adulta
La casa natale è quella che non scorderai mai, ma quando sei tu a doverla svuotare di tutti gli oggetti, effetti personali dei tuoi cari e ricordi, è un passaggio duro da affrontare
Ma partiamo dall'inizio
Sono nata in una bella casetta , che i miei genitori costruirono con tanti sacrifici.
Una casetta con un bel giardino, dove ho trascorso un' infanzia felice ,con mia sorella di cinque anni di meno
Poi naturalmente ho dovuto lasciarla quando mi sono sposata, ma era comunque il luogo dove quando ci andavo era come non averla mai lasciata
Ma nel corso della vita arrivano quei momenti in cui devi affrontare quei distacchi che ti spezzano veramente il cuore e l'anima
La mia casa, il mio nido, il mio rifugio ora non ci sarà più....
O almeno non sarà più la stessa e qualcun altro prenderà il mio posto
È purtroppo il corso della vita, triste ma succede a quasi tutte le persone.
Succede che anche se li vorremmo sempre con noi, il destino decide diversamente per i nostri genitori
La mia casa è stata tale fino a quando mia mamma dopo la perdita di mio papà , anziana e con una casa molto grande, ad un certo punto la scelta è stata quella di venderla , mamma ha deciso di entrare in una RSA , così tutto ciò che quella casa conteneva in buona parte doveva essere eliminata
È stato un tuffo nel passato, sono riemersi i ricordi di una vita, legati alla mia infanzia e non solo, e abbandonare quei ricordi non è stato facile
Non è stato facile dover svuotare quegli ambienti che per anni sono stati la quotidianità, ritrovare stanze vuote mi riempiva di un senso come di abbandono e ancora quasi la non consapevolezza che quella casa l'avrei dovuta lasciare andare.
È la triste realtà alla quale fai fatica a farci l'abitudine ma ti consolano i bellissimi ricordi del tempo passato in serenità tra giochi, risate anche pianti ma felice
Ora si apre una nuova pagina di vita , perché serve pensare al presente ma soprattutto al futuro
Concludo questo piccolo racconto di vita con una frase che mi rappresenta
Ogni “tic-tac” è un secondo della vita che passa, fugge e non si ripete. E in essa c’è tanta intensità e interesse che il problema è solo saperla vivere. Frida Kahlo
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