❤️Pagina 4 del Diario di una Creativa
"Ho guardato il lavoro finito con soddisfazione…
ma poi ho visto il post di un’altra e all’improvviso il mio mi è sembrato meno bello.
E se stessi solo fingendo di essere una creativa?"
C’è una voce sottile che si insinua tra un punto e l’altro, tra la pubblicazione di un tutorial e il cuore che batte prima di premere “Condividi”.
Una voce che sussurra:
“Hai solo copiato.”
“Il tuo stile non è chiaro.”
“Ci sono persone più brave, più creative, più… vere.”
Quella voce ha un nome, anche se non lo scriviamo mai nei nostri schemi:
☝🏻la sindrome dell’impostore.
Sì, proprio lei: quella che ti fa sentire “una che ci prova”,
anche se insegni, crei, ispiri, vivi con il filo tra le dita.
💭 Perché ci sentiamo così?
Forse perché siamo donne (o uomini) abituati a chiedere permesso per brillare.
Forse perché la creatività è qualcosa di così personale che esporsi fa paura.
Forse perché nel mondo dei social tutto è confronto, confronto, confronto…
e ci dimentichiamo che la vera creatività nasce nel silenzio, non nello scroll compulsivo.
✨ E se invece...
E se quel lavoro semplice fosse stato proprio ciò che serviva a qualcuno?
E se il tuo modo di insegnare, così gentile, così accogliente, fosse una rarità?
E se il tuo stile non fosse confuso, ma semplicemente in evoluzione?
Ti stai trasformando. E le trasformazioni fanno rumore dentro, non fuori.
Ma non sono finte. Sono vive.
📌 Confessioni dal mio angolo creativo (semiserie ma vere):
🔸 Ho cancellato una foto bellissima solo perché una collega ne aveva una “più curata”.
🔸 Ho pensato “non sono nessuno” il giorno prima di ricevere una mail con scritto:
“Mi hai salvato una giornata storta. Grazie.”
🔸 Ho ripreso in mano progetti vecchi e li ho trovati… splendidi. Imperfetti, sì. Ma pieni di cuore.
🌸 Messaggio finale da appuntare sul cuore (con uno spillo rosa):
✂️ “Non sei un’impostora.
Sei un’artigiana dell’anima, una ricamatrice di emozioni.
Anche se oggi ti sembra di non essere abbastanza,
ricorda che c’è qualcuno, da qualche parte,
che sta iniziando a creare proprio grazie a te.”
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