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La storia di Juve un gatto ....... biancoenero!!!! e di Micia gattona rossa!!!

Juve è il secondo gatto appartenente alla mia famiglia e si chiama così semplicemente perchè essendo il suo mantello bianco e nero e avendo in famiglia maggioranza maschile (oltre me tre uomini!!!) e tifando per la squadra bianconera della Juventus si è deciso di chiamarlo così.
E' capitato pure lui in casa mia molto probabilmente perchè qualcuno o non lo poteva più tenere o perchè si era smarrito, fatto sta che in una serata di dicembre mentre eravamo tutti in casa cominciammo a sentir miagolare.
All'inizio pensammo fosse Micia, l'altro mio gatto, ma mio figlio mi fece notare che dormiva tranquilla nella sua cesta in sala. Allora aprii la porta e mi si presentò davanti quello splendore di gatto che appena vide me e mio figlio iniziò a strusciarsi e a farsi fare le coccole. Era affamato poverino e a quel punto si presentava il problema se tenerlo o meno. Iniziai a fare una serie di telefonate anche all'ente protezione animali ma data l'ora tarda nessuno fu in grado di aiutarmi. Fu a quel punto che mio marito mi stupì dicendomi: "teniamolo", come proprio lui che non era mai stato proprio così appassionato di gatti mi diceva questo? E fu così che Juve restò ed è diventato il cocco di casa e privilegiato anche rispetto a Micia, visto che a lui è concesso si può dire quasi tutto.
E' un gatto davvero speciale, bellissimo (cuore di mamma!!!!) a pelo lungo, adora la nostra compagnia e soprattutto essere tenuto in braccio e coccolato.Quando qualcuno viene a casa nostra e si mette seduto sul divano e lui si trova in casa anche se non lo conosce puff... è subito in braccio.
Poi è un discolo si caccia negli angoli più nascosti della casa i suoi posti preferiti sono gli armadi e soprattutto il letto di mio figlio dove la mattina appena entra in casa e dopo aver mangiato il suo posto è ai suoi piedi.
Non ho mai visto un gatto più buono di lui e soprattutto così fifone!!!!
Ha il terrore dei temporali e quando sta per avvicinarsene uno si precipita in casa e si mette contro gli spigoli dei muri col muso rivolto al muro tutto accucciato oppure tra le gambe di qualcuno di noi se gli siamo vicino.
Il problema più grosso all'inizio è stata la convivenza con Micia, che non gradiva molto il nuovo arrivato.
Lei poi per natura è sempre stata una gatta un po' più selvatica che non socializzava molto con altri gatti.
Lui è molto socievole per cui tentava l'avvicinamento ma lei essendo molto aggressiva continuava a soffiare e ad attaccarlo.
Ora la convivenza va un pochino meglio ma non si può dire che sia amino proprio!!!
Sarà che lui è un cucciolo ed ha sempre molta voglia di correre e giocare mentre Micia ultimamente dorme solo e quando è sveglia è davanti alla ciotola a mangiare (anche troppo!!!)
A volte penso che forse è stata una manna dal cielo, visto che non so quanti anni Micia sarà ancora tra noi e una volta che se ne sarà andata grazie a Juve sentirò meno il dolore per non esserci più.

Juve in tutto il suo splendore!!!
Micia
Micia, una gatta tigrata rossiccia di 16 anni
Micia me la trovai in un freddo novembre del 1999, al momento non ero sicura di tenerla ma poi riuscii a convincere mio marito (piuttosto restio) a tenerla assicurandogli che sarebbe sempre rimasta solo in giardino.
Dato che in quel periodo mio figlio era piccolo e adorava accarezzarla e anche per accertarmi che fosse una gatta sana, la portai dal veterinario il quale sorpresa....... mi comunicò che la gatta era sanissima e abbastanza giovane ma...... in attesa di cuccioli.
E così affrontammo anche questa avventura in trepidante attesa dei micini.
Arrivò il grande giorno e Micia partorì cinque gattini, ma per la sua salute e su consiglio del veterinario gliene lasciammo solo tre, due maschi e una femmina.
Crescevano vispi e furbetti e l'impresa più grande fu quando per Pasqua dovemmo recarci nella nostra seconda casa di vacanza per fortuna a breve distanza, ma comunque dovevamo fare affrontare alla piccola famigliola il viaggio.
Caricammo gatta e micini nella loro cesta e via per le vacanze!!!
Il viaggio fu un po' turbolento per via dei miagolii dei micetti e della gatta, ma poi tutto proseguì a meraviglia.
Tornammo a casa e i micetti crescevano a vista d'occhio e ogni tanto si cacciavano anche in qualche guaio, come quella volta che per poco uno dei tre non si ritrovò a fare un volo di quasi due metri dal balcone del terrazzo in giardino e se non fosse stato per mio figlio che lo prendeva per la coda.....
Poi venne il momento di staccarli dalla mamma e darli via, mi piangeva il cuore, ma quattro gatti non era possibile gestirli.
E fu a quel punto che ci accorgemmo che la gatta era andata di nuovo in amore, per cui decidemmo di farla sterilizzare e da allora ci tiene compagnia tra gli alti e bassi del suo carattere, a volte scontroso e occorre fare attenzione alle sue unghiette.... e a volte pieno di affettuosità come quando d'inverno si addormenta sulla mia pancia mentre io vedo la tv.

Certo ora anche per Micia gli anni cominciano a vedersi non ha più quella voglia di correre dietro le lucertole o di acchiappare gli uccellini come una volta, ma oramai fa parte della famiglia e sarà davvero un grande dolore quando se ne andrà...

Commenti

  1. Questo post è stato bellissimo!! Ho letto tutto d'un fiato!!!! Sai... nella cuccia di Selma di notte si rifugia un gattino grigio , mio marito l'ha visto due volte.... Li ho lasciato anche un pò di pasta però non l'ha mangiata...chi sa col tempo....
    Calorosi saluti dalla Sicilia che in questo periodo profuma di arance e mandarini!!

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